Formare figure professionali innovative in grado di supportare le imprese agroalimentari del territorio di capitanata con servizi di consulenza professionale globale (produzione, amministrazione, risorse umane e commercializzazione). Questa la principale finalità del corso di Formazione AGRIDAUNIA organizzato da SMILE PUGLIA - Agenzia per la Formazione e lo Sviluppo locale - in collaborazione con Confcooperative, CIA, CNA, Confesercenti, Consorzio Prospettiva Subappennino, Cgil, Agesci, Cgil B (Germania), IERF (Francia), ECAP (Svizzera). Il corso che ha visto la partecipazione di 18 giovani disoccupati si è caratterizzato, tra le altre novità, per una VISITA GUIDATA di cinque giornate in Germania, territorio di avanguardia europea nel campo della Qualità delle produzioni agroalimentari. Sotto il profilo della salubrità, della genuinità e dell’aspetto igienico sanitario dei prodotti si deve sottolineare l’adozione, nel territorio tedesco,di un’organizzazione agricola fortemente impegnata nei confronti dell’obiettivo della qualità del prodotto. Quindi - il viaggio in Germania – organizzato grazie alla partnership con CGIL Bildungswerk di Francoforte- oltre a configurarsi come prezioso momento formativo – è diventata una valida occasione per comprendere quali possono essere le vie di uno sviluppo possibile per i piccoli e medi imprenditori locali che desiderano investire in Germania. La globalizzazione e la crescente liberalizzazione dei mercati, hanno mutato il quadro competitivo internazionale, con la conseguente creazione di nuove situazioni nei vari comparti, specie nel settore agricolo e agroalimentare. Ciò rappresenta un rischio per le produzioni di massa, soprattutto per gli operatori di dimensione economica ridotta quali quelli del nostro territorio, ma può costituire un’opportunità per le produzioni agroalimentari di qualità, se sostenute da una attività di orientamento del consumatore e da una forte politica di valorizzazione e tutela. Queste le parole di Antonio De Maso - coordinatore del corso e responsabile di Smile Puglia - che prosegue rimarcando il concetto di alta qualità come fattore indispensabile di successo. Abbiamo visitato la KLEINMARKTHALLE - una sorta di mercato coperto dove è possibile acquistare prodotti di alta qualità. -. Qui infatti è possibile acquistare prodotti italiani di eccellenza, quindi la qualità diventa l’elemento che decreta la crescita del mercato italiano in Germania Esempio palese è la Camera di Commercio di Caserta che si è fatta promotrice per la commercializzazione sul territorio tedesco dei prodotti tipici ricercati”. Sono dunque i prodotti denominati “tradizionali” i prodotti agroalimentari i cui metodi produttivi sono stati eseguiti in maniera omogenea e secondo regole standardizzate a rappresentare dei veri e propri “giacimenti golosi”, da proteggere, riscoprire e valorizzare. Il consumatore tedesco avverte, infatti, l‘esigenza di acquistare prodotti con caratteristiche di qualità immutate nel tempo, e ciò potrebbe essere la nota dolente delle nostre piccole e medie imprese dove l’ottima qualità non è sempre regolamentata. La visita si è articolata - in un programma che ha previsto - inoltre la conoscenza diretta delle modalità di gestione delle imprese agricole nel territorio tedesco. Infatti, è stata oggetto della visita, la fattoria biologica di Dottenfeldernot in cui i prodotti rigorosamente naturali vengono direttamente venduti ai consumatori finali. I momenti di convegno con gli operatori del sistema agroalimentare hanno avuto come scopo quello di offrire ai partecipanti una preziosa opportunità di dialogo e di confronto che senza ombra di dubbio costituisce il valore aggiunto dell’intero percorso. De Maso- conclude – sottolineando che la QUALITA’ può rendere visibile e conosciuto il patrimonio agroalimentare di Capitanata favorendo l’entrata dei nostri prodotti sulle tavole europee, consentendo un primo livello di valorizzazione a favore di specialità che, in molti casi, non possono essere sostenute da massicci investimenti produttivi e promozionali. Quindi ribadisce che - Le produzioni “tipiche” o “del territorio” o di "nicchia" fanno parte della storia e della tradizione produttiva e gastronomica del nostro territorio, rappresentando importanti “attivatori” di sviluppo socioeconomico per le stesse aree d’origine. Il loro successo di mercato che, nel tempo si è andato consolidando anche al di fuori dei territori provenienza, ha purtroppo trovato ostacoli in prodotti succedanei che, in maniera inopportuna, ne hanno utilizzato il medesimo nome. Pertanto, bisogna orientare i consumatori a privilegiare la qualità alla quantità e favorire una domanda più consistente di prodotti agricoli o agroalimentari aventi un’origine geografica determinata. Bisogna mirare a valorizzare il legame dei prodotti con il territorio di provenienza, conferendo loro originalità, forte identità e tradizionalità, tutti elementi fortemente richiesti da un crescente segmento di consumatori europei , disposti anche a riconoscere un maggior prezzo in cambio di garanzie adeguate.
|