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NUOVE PROFESSIONI

TECNICO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

Descrizione
È il tecnico che collabora con l’imprenditore agricolo che ha scelto di lavorare la terra con un approccio biologico piuttosto che chimico. Con il termine di bioagricoltura ci si riferisce a sistemi di coltivazione e allevamento che riducono al minimo indispensabile il ricorso a prodotti chimici e sviluppano invece l’agricoltura come sistema biologico valorizzandolo anche come patrimonio culturale. Collabora con l’imprenditore nella definizione della strategia produttiva dell’azienda orientandola in senso ambientale, aiutandolo a scegliere le produzioni e i mercati di vendita. Il suo apporto è fondamentale nella gestione dei processi produttivi, soprattutto dal punto di vista tecnico e organizzativo, dove fa particolare attenzione alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali: dalla scelta delle colture in funzione alle caratteristiche dei suoli, all’integrazione e rotazione delle colture, alle tecniche di allevamento, alla lotta biologica contro i parassiti e l’uso dei rifiuti e scarti come fonte energetica, fino alla promozione della cultura del ripristino dell’architettura rurale e del recupero delle tradizioni contadine.

Conoscenze
Deve conoscere il settore dell’agricoltura e in particolare deve avere familiarità con le tecniche più innovative della produzione e della gestione eco-agricola, come per esempio la lotta integrata (metodo di lotta ai parassiti agricoli basata su una combinazione di tecniche biologiche e chimiche), il risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili.

Capacità
Una sua caratteristica peculiare è essere dotato di apertura mentale, essere disponibile ai cambiamenti e teso alla ricerca dell’evoluzione delle tecniche agricole e del miglioramento delle condizioni di vita e lavoro che questo tipo di agricoltura può favorire. Deve amare il lavoro all’aria aperta e non disdegnare le attività professionali che comportano anche una certa fatica fisica.

Formazione
Una laurea in agraria, in biologia, veterinaria, geologia o un diploma di perito agrario sono necessarie, ma non sufficienti, perché le tecniche di produzione biologica, infatti, non sono trattate adeguatamente nei programmi di formazione ufficiale. Corsi e seminari possono essere, invece, organizzati da associazioni e movimenti ambientalisti o da associazioni e organizzazioni professionali degli agricoltori e dei bioagricoltori. Questi corsi possono essere brevi (40 ore) con lo scopo di aggiornare chi ne sa già qualche cosa oppure veri e propri corsi di qualifica (400/900 ore) per chi desidera diventare tecnico di agricoltura biologica o addirittura con una formazione post laurea, esperto in agricoltura biologica.

Per saperne di più:

http://www.amab.it/

http://lnx.imcert.it/imcert/index.php?dir=news&lan=it&id=43&parent=filiera&az=1

http://www.unito.it/didattica/offerta/agr_trien.htm


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